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(3-4-1-2):
Iezzo; Cannavaro; Maldonado; Domizzi; Grava; Amodio; Bogliacino;
Vitale(70' Trotta); De Zerbi(46' Bucchi); Pià(60' Dalla
Bona); Calaiò. Panchina: Gianello, Giubilato, Dalla Bona,
Montervino, Trotta, Bucchi, Sosa. All. Reja
(4-4-1-1): Zappino; Perra; Cannarsa; Pagani; Antonioli; Fialdini(74' Di Venanzio); Anaclerio; D'Antoni; Galasso(Belle'); Lodi; Castillo(80' Mastronunzio). Panchina: Chiodini, Lacrimini, Bellè, Di Venanzio, Ischia, Rimoldi, Mastronunzio. All. Iaconi
Cronanca:
Un sabato da incubo per il Napoli, che riesce a limitare i danni
e a mantenere il primato solitario in classifica. In una partita
interrotta due volte per lanci di petardi dalle tribune, il Frosinone
va in vantaggio con un rigore di Lodi. In dieci per l'espulsione
di Maldonado, i padroni di casa trovano il pari con un
colpo di testa di Bogliacino. Finisce 1-1.
Chi pensava che il Napoli, desideroso di allungare il passo in
vetta alla classifica, avrebbe fatto un sol boccone della squadra
di Iaconi si sbagliava di grosso. Già a Torino, contro
la Juventus, i ciociari aveano dimostrato di poter tenere benissimo
il campo anche in casa delle corazzate di questa serie B: oggi
si sono ripetuti al San Paolo, tenendo botta alla capolista. Il
Napoli ha evidenziato qualche problema in attacco e non è
una novità: a dispetto dell'ottima posizione in classifica,
gli uomini di Reja hanno segnato esattamente lo stesso
numero di reti realizzate dal Frosinone (15), che naviga 7 punti
più indietro. Per sfondare la difesa ospite, Reja
si affida inizialmente alla coppia d'attacco Calaiò-Pià,
con De Zerbi alle loro spalle e Bucchi in panchina.
La notizia meno attesa, però, è la promozione tra
i titolari di Vitale, con lo scontento Savini spedito
in tribuna. I laziali, dal canto loro, si presentano con tre mezzepunte
(Lodi, Galasso e Fialdini) alle spalle di Castillo, scelto per
rimpiazzare Margiotta.
In un clima reso surreale dallo sciopero del tifo napoletano (una
protesta dopo gli incidenti di Pescara tra ultras e forze dell'ordine),
i padroni di casa cercano di sfruttare subito la vivacità
di Calaiò, ma dopo la sfuriata iniziale permettono
al Frosinone di prendere le misure. Pià, De Zerbi
e Grava si fanno pericolosi dalle parti di Zappino con
tiri da fuori, gli ospiti rispondono per le rime: ogni volta che
attaccano sule fasce creano potenziali insidie e Iezzo
deve uscire più volte per allontanare le minacce. L'emozione
più grossa del primo tempo è comunque il palo colpito
da Calaiò, che devia una punizione di De Zerbi
e costringe Zappino all'intervento che manda il pallone sul legno.
Nell'intervallo, Reja decide di togliere De Zerbi
per giocarsi la carta Bucchi. L'effetto non è quello
voluto: per un quarto d'ora la squadra si sbilancia, il Frosinone
ne approfitta e Iezzo deve superarsi per negare il vantaggio
a Lodi, autore di un bel sinistro al volo. Perché Bucchi
trovi il modo di farsi notare (dribbling e sinistro ben parato
da Zappino) bisogna attendere l'ingresso in campo di Dalla
Bona al posto di Pià, che ridà equilibrio
ai napoletani. Anziché le due formazioni in campo, però,
i protagonisti della fase centrale del secondo tempo diventano
alcuni "tifosi" del Napoli, che fanno esplodere un gran
numero di petardi e costringono l'arbitro Orsato a sospendere
per 5' la partita (lo aveva già fatto proprio in avvio
di ripresa, alla fine dello sciopero del tifo). La solita tristezza.
Quando il gioco riprende, il Frosinone piazza il colpo: Maldonado
commette un dubbio fallo in area su Castillo, viene espulso e
Lodi fa centro dal dischetto: 1-0. La reazione del Napoli, in
dieci uomini, è veemente e Bogliacino di testa pareggia.
Non c'è la fuga, ma l'imbattibilità al San Paolo
è salva.
Grava (1) Calaiò (6) Cannavaro (1) De Zerbi (1) Dalla Bona (1) Bogliacino (2) |
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